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Gaëtan Bulourde/Olivier Toulemonde (F)

Not every object used to nail is a hammer

performance

prima italiana

Cosa vuol dire essere abili? Cosa è fatto bene e cosa è fatto male? Nel 1989 l’artista Fluxus Robert Filliou ha dato una risposta semplice e complicata a queste due domande, una risposta che riduceva le possibilità di critica all’assurdo: fatto bene = fatto male = non fatto. Fillou aveva realizzato 3 oggetti con un calzino rosso e una scatola gialla: uno ben fatto, uno mal fatto e uno che proprio non era stato fatto. L’insieme costituiva un nuovo oggetto, ben fatto. A sua volta questo nuovo oggetto veniva accostato ad un altro oggetto mal fatto e ad uno non fatto; dal suo punto di vista si trattava di un ulteriore oggetto ben fatto. E così via. Alla fine, per mancanza di spazio, ha smesso di produrre arte ben fatta. In Not every object used to nail is a hammer Gaëtan Bulourde e Olivier Toulemonde, performer, musicisti e artisti visivi francesi, trasferiscono questo principio alla serie di: un martello, tre chiodi, un piano di lavoro; ma soprattutto mettono l’accento sulla creazione dell’opera che, in quanto attività, ovvero performance, diventa opera in sé. E il suono creato mentre si produce arte diventa musica concreta. Secondo Fillou un artista deve essere buono a nulla per essere bravo in tutto.

Gaëtan Bulourde artista francese, vive e lavora a Bruxelles. Dopo gli studi di matematica e chitarra classica, ha suonato il basso con diverse rock band e formazioni di musica sperimentale e ha poi maturato un interesse per le arti visive e la danza. Dal 1998 ha sviluppato progetti tra danza, teatro e performance sia in solo, come Pfuuf ou le bout de la langue (2004) e TV News Hasselt (2006), che con altri collaboratori come Already Made (2010) con Valérie Castan e Werner Hirsch, e Not every object used to nail is a hammer (2008) con Olivier Toulemonde. Come danzatore e performer ha collaborato tra gli altri con Meg Stuart, Xavier Le Roy, Marco Berrettini, Martine Pisani, Thomas Lehmen, Christian Rizzo. Come musicista ha dato vita al solo di basso e chitarra Bionik e ha partecipato a Sleaze Art, la formazione di 7 bassi e chitarre del compositore Kasper Toeplitz.

www.bulgaet.book.fr/marteau

Olivier Toulemonde musicista, vive e lavora a Berlino. Nel 1993 ha co-fondato il Collectif Ishtar con altri 20 musicisti e danzatori, e l’anno successivo è entrato nel Collectif et Compagnie. Suona musica di improvvisazione con oggetti acustici e corde amplificate: lavora sull’ascolto, la ricerca del suono e la relazione tra suono e spazio. Oltre che con Bulourde, ha collaborato con Nicolas Desmarchelier, Michel Doneda, Christine Sehnaoui, Mathias Forge, Agnes Palier, Jack Wright. I suoi ultimi lavori sono The Sound Metallurgy Trade Union con Arnaud Paquotte (2009), Seismograph (2008), Empty Factory (2008), e il pezzo radiofonico Mosquito (2009). Toulemonde ha creato quindici soundtracks per i video dell’artista Muriel Toulemonde, presentati internazionalmente. Il suo ultimo disco è Crickxstraat (con Agnès Palier / FFHHH records).

www.olivier-toulemonde.com