video-installation
courtesy Galleria Lia Rumma Napoli/Milano
presented by Arte Fiera Art First
Giovedi/Thursday 25 Gennaio/January
Venerdi/Friday 26 Gennaio/January
Sabato/Saturday 27 Gennaio/January
h 19.00/24.00
Palazzo Re Enzo
www.gallerialiarumma.it
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L’opera nasce da una riflessione sulla dicotomia spaesamento/appartenenza che caratterizza la vita quotidiana in Palestina. Attraverso il montaggio di frammenti di immagini, parole e suoni trovati, l’installazione vuole evocare il senso di immobilità, attesa e delusione che emerge dai racconti di chi vive quella realtà. Spaziando dal resoconto di un interminabile attraversamento di confine, al ricordo di un banale incidente domestico, la narrazione a più voci si concentra sul versante privato dell’esistenza in una delle zone più isolate e recintate del pianeta.
Ottonella Mocellin (1966, Milano) e Nicola Pellegrini (Milano, 1962), artisti visivi, tra il 1984 e il 1993 hanno vissuto a Londra dove hanno studiato Arte Pubblica e Architettura presso la Chelsea School of Art e la Architectural Association. Durante quel periodo hanno fatto parte dell’Arc Group, lavorando su installazioni site specific. Alla fine del soggiorno londinese, rientrati in Italia, hanno continuato a lavorare sia individualmente che a progetti a quattro mani esponendo in musei, centri d’arte, fondazione gallerie (fra cui, recentemente presso la galleria Lia Rumma, a Milano). Tra il 2001 e il 2002 hanno soggiornato un anno a New York rappresentando l’Italia per il PS1 International Studio Program. Attraverso fotografia, video, installazione e performance, la ricerca di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini è incentrata sul tema dell’identità e sul lato emotivo e conflittuale delle relazioni.
www.artefiera.bolognafiere.it |
We sit and watch the sunset is formed from a reflection on the bewilderment / belonging dichotomy that characterizes daily life in Palestine. Through the editing of fragmented images, words and found sound, the installation attempts to evoke a sense of immobility, waiting and disillusionment that emerge from stories told by those living that reality. Ranging from the awareness of interminable border crossings to the memory of a banal household accident, the multi-voice narration concentrates on the private angle of existence in one of the most isolated, fenced-in zones on the planet.
Ottonella Mocellin (1966, Milan) and Nicola Pellegrini (Milan, 1962), visual artists, between 1984 and 1993 lived in London where they studied Public Art and Architecture at the Chelsea School of Art and the Architectural Association. During that period they participated in Arc Group, working on site-specific installations. Back in Italy at the end of this London period, they continued to work both individually and together on projects shown in museums, art centers, gallery foundations (recently among them Galleria Lia Rumma in Milan). From 2001 to 2002 they travelled to New York representing Italy at the PS1 International Studio Program. Through photography, video, installation and performance, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini's research is centered on the theme of identity and the conflicting emotional side of relations.
www.artefiera.bolognafiere.it
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